Hamilton: «Sogno un futuro nella moda»

Il cinque volte campione del mondo di Formula 1 ha presentato a Milano la sua terza collezione TommyXLewis, frutto della collaborazione con il marchio di Pvh che ha inaugurato un nuovo punto vendita di 435 metri quadrati in via Orefici

«Se immagino il mio futuro nella moda? Mi piacerebbe, non lo nego». Sorride Lewis Hamilton quando racconta la sua esperienza come designer, anzi come «designer stagista», al fianco di Tommy Hilfiger nel realizzare la collezione TommyXLewis, giunta alla sua terza stagione e protagonista ieri sera di un evento di lancio alla Società del giardino con live performance di DjTami, in occasione dell’apertura del nuovo store milanese del marchio di Pvh in via Orefici.

Il cinque volte campione del mondo di Formula 1 e global ambassador del menswear della label si è ispirato al suo stile «urban chic» per realizzare una serie di capi dedicati alla fall 2019 immediantamente disponibili sul sito tommy.com, oltre che in alcuni selezionati punti vendita Tommy Hilfiger worldwide, in alcuni canali wholasale e sui social media. «Lavorare con Hilfiger è stata un’esperienza eccezionale», ha sottolineato Hamilton in questa intervista a MFF.

Come si sente nel ruolo di designer?
Mi sento uno stilista in stage, sto ancora imparando. Finita la scuola ero molto creativo ma non ho mai realmente avuto l’opportunità di esprimere questa creatività. Ero molto bravo a fare schizzi, a disegnare ma poi ho iniziato a correre e non ho mai potuto dedicarmi a questo. È stata una sorpresa per me entrare in una stanza e prendere parte al processo creativo. Quando ho visto il primo campionario, ho esclamato: santo cielo questi capi mi piacciono così tanto!

Come è stato avviare questa partnership con Tommy Hilfiger?
È stato come raggiungere un grande obiettivo. Ho cercato di vivere in maniera organica questa esperienza, senza forzature. Tommy mi ha chiesto di fare qualcosa insieme e le cose sono proseguite in maniera naturale.

Come si sente anche nel ruolo di modello dell’adv?
Non mi sento un modello. Diciamo che il fatto di posare per la campagna mi è piaciuto meno del resto. Non mi sono mai sentito a mio agio dietro una macchina fotografica. Non è la mia confort zone. Quando sono su un’auto è ben diverso. Sono altrettanto a mio agio quando disegno i vestiti. Ora, però, quando vado alle sfilate oppure quando penso a uno shooting comprendo esattamente tutta la dedizione necessaria per fare questo lavoro.

Le piace partecipare alle sfilate?
Amo gli show. Mi dispiace non avere il tempo di andare alle sfilate perché coincidono con le mie gare. L’altro giorno ho ricevuto un messaggio di Donatella (Versace, ndr.) che mi invitava a un evento ma io sarò a Singapore. Per la prossima sfilata mi piacerebbe esserci perché per me vedere una sfilata o le persone che vanno a una sfilata è un po’ come studiare.

Quindi prende ispirazione dalle persone che vede intorno a sé?
Certo ma anche dal mio stile, che è in continua evoluzione. In particolare questa collezione si ispira al mio mondo che definirei urban chic.

È vero che il viola è uno dei suoi colori preferiti? Che usa anche sul volante della sua auto?
Lo è sempre stato fin da quando ero bambino ma mi piace anche il rosso, il mio casco è rosso. Il viola non va su tutto, lo puoi usare ogni tanto. Invece il rosso è più versatile.

Come è stato lavorare con Tommy Hilfiger?
Straordinario. Lui ha un atteggiamento sempre super positivo ma io ero nervoso all’inizio perché io voglio fare del mio meglio, in qualsiasi ambito. Voglio imparare in fretta, ho fatto tante domande. Lui è molto aperto e disponibile e mi ha fatto sentire come un fratello.

È più difficile essere un campione di Formula 1 o un designer?
Sono realtà che non si posso paragonare. È molto difficile guidare queste auto dal punto di vista fisico e mentale e stare in tour per dieci mesi all’anno. Sei responsabile per il tuo team, per la tua famiglia…. Essere designer è forse più divertente.

Come è il suo rapporto con la moda?
In continua evoluzione. Essere stylish 24 ore su 24 è un lavoro complicato, bisogna avere i pezzi giusti e metterli insieme. Nuovi pezzi escono in continuazione e io non ho veramente il tempo per fare shopping. Quindi compro online oppure ho un’amica stylist che mi aiuta quando ho eventi particolari.

I suoi pezzi preferiti della collezione?
Una T-shirt con il logo di Tommy e tutti i coat, ad esempio una giacca bordeaux con l’interno di montone. Ho realizzato sette giacche differenti ma non sono andate tutte in produzione. Però le ho tenute. Ad esempio amo una giacca nera in denim e montone rovesciato che tengo in Colorado e che indosso in inverno.

Il momento che non dimenticherà mai della collaborazione?
La prima sfilata a Shanghai. Ero backstage con tutte le modelle in fila ed ero così nervoso. Lo avevo visto fare da altri designer ma per me è stato veramente emozionante.

Immagina il suo futuro nella moda?
Mi piacerebbe, sarebbe un sogno per me. Sfortunatamente non potrò gareggiare per sempre. Potrei farlo in altre categorie ma a me piace solo la Formula 1, tutto il resto è troppo lento e io voglio solo fare solo il meglio. Per questo sono grato per avere avuto la chance di lavorare con Tommy Hilfiger.

 

 

Fonte : https://www.mffashion.com/news/livestage/hamilton-sogno-un-futuro-nella-moda-201909161834254775