La prima ballerina del Royal Ballet è una dei sette protagonisti illustri della Personality Campaign del brand tedesco. E per l’occasione ci ha fatto entrare nella sua vita
La campagna autunno inverno 2018/2019 di Birkenstock è di quelle che raccontano una storia. Anzi, sette. Sette come i suoi protagonisti, tutti di diverse professioni e nazionalità e tutti amanti degli iconici sandali che sono diventati il simbolo di uno stile di vita. Il fotografo Ryan McGingley, l’attrice Luna Picoli-Truffaut, l’atleta di freeskiing Tom Leither, il regista newyorkese Sean Frank, il premio Nobel per la fisiologia e medicina Thomas Sudhof, la studentessa Louise Constein e la ballerina Romany Pajdak. Proprio quest’ultima, First Artistdel Royal Ballet di Londra, si è raccontata per l’occasione e in esclusiva su iO Donna. Svelandoci i suoi ricordi d’infanzia.
La danza è sempre stata nei tuoi piani o è una passione nata per caso?
Da bambina ho frequentato delle lezioni di danza come impegno dopo scuola insieme a quelle di ginnastica e nuoto ma è stato solo dopo i 10 anni che ho deciso che avrei ballato per il resto della mia vita. La mia insegnante di danza disse a mia madre di richiedere ulteriori lezioni perché pensava avessi del potenziale. Così feci un’audizione per la Junior Associates del Royal Ballet, un corso speciale per bambini dai 7 agli 11 anni – e fui accettata. Al tempo si svolgeva negli studi che usavano la Compagnia e la scuola superiore in Barons Court, Talgarth road (a Londra). É un posto ricco di storia ed essere circondata da ballerini professionisti aveva catturato la mia immaginazione. Un sabato pomeriggio mentre stavo guardando in videocassetta Viviana Durante, una delle più importanti ballerine della compagnia, ballare La Bella Addormentata Nel Bosco e mi sono sentita improvvisamente meravigliosa. Mi sono fermata e in quel momento ho deciso che sarei stata una ballerina.
Vuol dire vivere ogni giorno il sogno di ballare.
Qual è stato il tuo ruolo favorito fino a oggi?
Ne ho diversi. Ballare nei panni di Isadora in Ashton’s Five Brahms Waltzes è stata un’esperienza preziosa. Mi è piaciuto anche molto danzare in Il Racconto d’Invernodi Christopher Wheeldon, in Serenade di George Balanchine e in Asphodel Meadowsdi Liam Scarlett.
Cosa ti ispira nella tua quotidianità?
I miei colleghi. E ballare con la musica dal vivo tutti i giorni.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Passare dei bei momenti con il mio fidanzato – il ballerino/coreografo/regista Dane Hurst – che sia vedere una mostra, andare a teatro, viaggiare, camminare in campagna. Ma anche migliorare me stessa attraverso la pratica del Buddhismo Nichiren a fianco dei miei colleghi con l’obiettivo di creare una società più felice e pacifica.
Che suggerimento daresti alla te di qualche anno fa?
Le direi di credere in sé stessa e di rispettarsi sempre.
Per quale motivo hai scelto di partecipare alla Personality Campaign di Birkenstock?
Sono cresciuta “ciabattando” in casa con indosso le Birkenstock di mio padre. Per me rappresentano il suo ideale di duro lavoro, perseveranza, cura e protezione. Mi ha commossa l’idea di una campagna che presenta le vite di individui stimatissimi che vengono da ambienti diversi tra loro e ho ammirato molto il modo in cui tutti riflettevano il valore della resistenza, della lealtà, della coerenza e del rispetto.
Cosa ti piace di Birkenstock?
I miei piedi si sentono amati quando indosso Birkenstock. Posso ancora comprare lo stesso design che ha indossato mio padre. Durano, possiedo il modello che indosso oggi da quindici anni. Lo stesso periodo di tempo da cui faccio parte del Royal Ballet.
Fonte : https://www.iodonna.it/moda/news/2018/10/15/ballerina-romany-paidak-birknestock/