Ciò che è importante raramente è urgente e ciò che è urgente è raramente importante. Lo spiegano Jane Jeongin Park e Aner Sela sul Journal of Consumer Research, ammonendo: attenzione alle priorità e, soprattutto, a non farsi ingannare dall’effetto della “mera urgenza”. «Le persone tendono a svolgere attività urgenti (che, per essere completate, hanno un intervallo di tempo limitato) piuttosto che attività importanti dai risultati più rilevanti. Questo perché i secondi sono più difficili da raggiungere», riporta Elena Tebano sul Corriere della Sera. Mai cedere – consigliano gli studiosi – alla tentazione delle ricompense immediate

 

 

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